Giuseppe Samonà

Frammento di città compatta in aperta campagna, il Nucleo Sperimentale di Borgo Ulivia, progettato da Samonà, Bonafede, Calandra e Caracciolo alla fine degli anni Cinquanta, rappresenta un’esperienza organica al piano INA-Casa, e originale rispetto al panorama palermitano degli stessi anni.
L’insediamento fa parte di un più ampio quartiere residenziale -appunto Borgo Ulivia- previsto da un piano di ricostruzione post-bellica, localizzato nella periferia meridionale di Palermo e stretto tra il fiume Oreto e la circonvallazione.
L’intervento trova coerenza in alcuni elementi ricorrenti: il rapporto tra edifici e strada quale sede di socialità e di scambio, ed il reticolo strutturale mostrato in facciata, usato come elemento ordinatore delle superfici e dei moduli spaziali, secondo una soluzione tipica negli anni Cinquanta.
Il progetto prevede la realizzazione di sei corpi di fabbrica -di cui cinque effettivamente realizzati- pensati come corpi liberi che delimitano uno spazio pubblico a carattere fortemente urbano: è come se un brano della città di Palermo prendesse forma tra gli agrumeti e gli ulivi della periferia.
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Si ringraziano Andrea Sciascia e Antonio Biancucci (Università di Palermo) per l’aiuto offerto per la realizzazione di questo studio.

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Architect:
Giuseppe Samonà

Name of the building:
Nucleo Sperimentale di Borgo Ulivia

Site:
Palermo, Italy

Client:
Comitato Nazionale per la Produttività

Contractors:
Ezio Tosi s.p.a.

Other actors:
A. Bonafede, R. Calandra, E. Caracciolo

Start of construction works:
1956

End of construction works:
1961

Construction system:
Reinforced concrete frames, perimeter walls in perforated blocks in self-supporting brick, slabs in concrete brick