Luigi Figini e Gino Pollini
La chiesa progettata da Figini e Pollini, parte del programma “Nuove chiese di periferia” lanciato dalla diocesi di Milano, nasce nell’ambito del piano per l’edificazione del quartiere INA-Casa di Baggio, alla periferia ovest di Milano. Gli architetti, definiti da Bruno Zevi ‘moderni paleocristiani’, si accostano alle chiese cristiano-primitive e si ri rifanno allo spirito che li ha originati e li pervade. Figini e Pollini, che sin dagli anni Venti sono tra i maggiori assertori del razionalismo architettonico, ritrovano nell’elementarità degli impianti paleocristiani l’eco antica di quella ricerca di semplificazione figurativa che da oltre venti anni perseguivano. Il linguaggio moderno non basta a garantire una semplicità spiritualmente espressiva. L’altare maggiore viene ubicato secondo il primitivo sistema basilicale, la zona sacra viene sopraelevata, illuminata e messa in rilievo da un recinto esagonale aperto. C’è un impegnativo studio dell’illuminazione che favorisce un’atmosfera di raccoglimento e di preghiera, dalla relazione tecnica di progetto si leggeva l’espressione di questo concetto: “nella ricerca volta a realizzare un ambiente idoneo al raccoglimento e alla preghiera, si è voluto adottare, in prevalenza, la formula di illuminazione naturale indiretta”.
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Architects:
Luigi Figini (1903–1984), Gino Pollini (1903–1991)
Name of the building:
Chiesa della Madonna dei Poveri
Site:
Piazza Madonna dei Poveri 1, Milano (IT)
Client:
Curia Diocesana di Milano
Engineers:
Arturo Danusso (1880-1968), Piero Locatelli, Francesco Weisz
Other actors:
Catella Fratelli di Moncalieri (marble altar),
Padre Costantino Ruggero (copper tabernacle, great cross)
Start of construction works:
1952 (blessing of the ‘first stone’);
1954 (the construction site is opened)
End of construction works:
1955 (the church is inaugurated)
Construction system:
Reinforced concrete post-and-beam system