Come riportato sui disegni originali di progetto, l’edificio era originariamente denominato “cantiere Trossi”, dal nome del committente, il conte Carlo Felice Trossi. L’edificio era nato inizialmente come sede di sport acquatici, successivamente adibito a salone per le esposizioni dei cantieri Riva, ed infine rimessa per imbarcazioni. La costruzione venne realizzata sul finire degli anni ‘40 ed è opera di due tra i maggiori esponenti dell’architettura e dell’ingegneria italiana del periodo: Luigi Carlo Daneri, al tempo docente all’università di ingegneria di Genova e già noto come figura cardine nel territorio ligure e nazionale, e di Pierluigi Nervi, che era assurto a fama internazionale dopo la costruzione del grattacielo Pirelli, a Milano, e del palazzetto dello sport di Roma.
Luigi Daneri incassò l’edificio in una piega del terreno e diede forma ad un involucro nel quale riprese il tema delle murature tradizionali in pietra; Nervi dispiegò la sua fantasia costruttiva appoggiando il volume superiore su grandi archi parabolici e risolvendo i soli con elementi prefabbricati a onda per riprendere un’immagine del mare la cui vista può essere goduta dall’ampia terrazza superiore.

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